Las memorias de Concha Méndez que su nieta compuso a partir de testimonios grabados por su abuela terminan con el párrafo que sigue:
Ulacia Altolaguirre, Paloma, Concha Méndez. Memorias habladas, memorias armadas, Madrid, Mondadori, 1990, p., 149-150.
Se trata de un fragmento de un milagro que los Evangelios apócrifos atribuyen al niño Jesús. Dario Fo incluyó este episodio en su Mistero buffo.
Resumo el texto, según se encuentra en una página web.
Tras el resumen se encuentra el fragmento que coincide con la parte de la historia a la que se refería C. Méndez en sus memorias. Es el texto que aparece en color azul:
La mañana de la llegada de la sagrada familia a Yaffa, el niño Jesús quiere jugar con los otros niños que están en la calle. Como no me dejan y le desprecian por extranjero se pone a llorar, pero para tratar de impresionarles recurre a un milagro:
E pur di avere la possibilità di giocare, di far festa, di far gioco e fantasia con gli altri bambini, ha fatto un miracolo. Nella piazza c'era una fontana. E tutt'intorno della terra. Della terra creta, di quella chi si adopera per fare i mattoni. Gesù Bambino prende su un pugno di terra e incomincia con 'sti ditini a lavorarla: ne esce un crapino di uccello, poi tutto il corpicino con le alettine, poi le piume, fini, fini. Raccoglie un bastoncino per fargli le zampine. "Bambino, guarda che bell'uccello di terra! Di terra è!" "Oh che bravo il Palestina, viene apposta da lontano per far vedere l'uccellino di terra... oh bravo!" "Sì, ma io sono capace di farlo volare." "Come?" "Gli soffio sopra." "Fai vedere?" "Ecco! PFFFUUUUUUU!" E l'uccellino apre tutte le piume e le ali, si distende, le sbatte, le sbatte... "Boia, che drago il Palestina! Che stregone! Oh, ha fatto volare l'uccello di terra, con una soffiata. Di terra era." "Non è vero." "Come no? L'ho visto io!" "Ma è un trucco vecchio come la madonna: lui ha preso un uccellino stordito che è caduto giù da un albero. L'ha preso su. Poi lo sbatacchia un po' nell'acqua. Poi l'ha sfregato un pochettino nella terra. Poi l'ha messo sulla mano, gli ha soffiato nel culo: brivido... è volato via!" "Ma no, l'ho visto io, era proprio di terra! Fagli vedere, dai Palestina... Un altro pezzo di creta, avanti, muoversi, dai che è fatto... Via con le alette... Dai, soffia!" "Aspetta!" "Chi?" Arriva un ragazzetto, un bambino, con una gran testa, tutta riccioli neri: "Fermo, verificare!" "Chi sei?" "Tommaso!" "Tommaso? Come non detto!" Tommaso prende un chiodo... buca l'uccellino di terra: "Regolamentare, vai!" "Attenti che soffio!" "Vola! L'uccello vola! Bravo Palestina! Caro, come ti voglio bene! Toh un bacino! Ma perché sei stato lontano così tanto tempo? Che gioco che facciamo! Adesso ognuno fa un uccello. E lui, poi, il Palestina: PFFUUUU! Soffia e fa volare i nostri uccelli!"
Jesús, en su deseo de congraciarse con los otros niños da vida a las figuras que construyen, haciéndolas volar. Pero, de repente, aparece el hijo del señor de la ciudad escoltado por unos soldados. Cuando dice que quiere compartir sus juegos, los niños le rechazan argumentando lo poco amistoso que se ha mostrado él con ellos en otras ocasiones. De todos modos, le explican en qué consiste el maravilloso juego. Entonces, el pequeño, iracundo, agarra una lanza, se planta en medio de la plaza y con las pezuñas del caballo destroza todas las figuras de arcilla. Al final, los soldados echan a todos de la plaza. Solo quedan ellos, el hijo del señor y el niño Jesús, que llama a su padre para quejarse del comportamiento del otro niño. Dios acude a la llamada y reprocha a su hijo que por una cuestión de poca importancia haya tenido que recurrir a él, tan ocupado como está. Pero el niño Jesús, muy disgustado, le pide que mate al hijo del Señor. Dios explica a su hijo que le ha mandado para predicar la paz y la concordia y que no puede actuar de esa manera. Cuando Dios desaparece vuelven a quedarse frente a frente el niño Jesús, por un lado, y el hijo del señor, del otro lado.
La narración continúa con otros detalles de la historieta. El fragmento que he encontrado en You tube con parte del espectáculo que representaba Dario Fo corresponde a esa continuación. El texto que recita Fo no es exactamente el que figura transcrito tras el video, pero, por su cercanía, resulta evidente que está basado en él.
(…)e il Bambino Gesù vicino che chiama: "Padrone... figlio del padrone..." "Eh?" "Ridi eh? Hai fatto tutto questo trambusto qua intorno, hai spiaccicato tutte le statuette, il nostro gioco. E tu sei lì, tutto contento, tranquillo, e pensi che nessuno ti faccia niente eh? Tu pensi che non ci sia nessuno che ti castighi al mondo. Neanche tuo padre, eh? E se adesso invece io ti fulmino? Ridi eh? Non ci credi, eh?" Un fulmine tremendo è uscito dagli occhi di Gesù Bambino, una lingua di fuoco, come una biscia-serpente infiammata, attorciglia tutto 'sto bambino, lo scaraventa, lo rivolta, lo sbatte per terra, diventa terra cotta come in un forno. Fumante!! I soldati impalliditi dallo spavento scappano sui cavalli. La Madonna, che ha sentito gridare da lontano arriva di corsa: "Cosa è successo? Bambino cosa hai fatto?" "Niente... ho fatto un miracolo. Il mio primo miracolo. Guarda è ancora caldo." "Ma come... È un bambino? È un bambino che hai trasformato in terra cotta! Ma cosa hai fatto, cosa? Ma perché?" "Eh! Ma lui era cattivo, cara!" "Non voglio ascoltare scuse! Resuscitalo!" "No". "Gesù, obbedisci! Pensa alla povera mamma di questo bambino... Il crepacuore che avrà...! Resuscitalo!" "Ma non sono capace madre, io ho imparato soltanto a fulminare.., non ho ancora imparato il RESURGIT!" "Non dire bugie, resuscitalo e in fretta! Non capisci che se arrivano i soldati ci tocca scappare di nuovo... lo e tuo padre abbiamo appena trovato un lavoro!" "Eh, ma però, ecco, non si può fare un miracolo e poi disfarlo subito! Bene, lo resuscito, però con una pedata..." TUM! Una pedata nel culo di terra... PRUMM... il bambino di carne e ossa torna in piedi, resuscita. Si tiene le chiappe nelle mani, si guarda intorno spaventato: "Cosa è capitato, cosa è successo, cos'è!" E il Bambino Gesù gli risponde: "Sono stato io... il miracolo... fulminato... resuscitato! Poi è arrivata la mia mamma... ringrazia la Madonna! Falle subito un fioretto! Ma tu ti senti bruciare il culo per la pedata che ti ho dato? Attento che è un'allegoria eh! Di grande insegnamento per quelli che sono spaventati, che dietro alle finestre si sono nascosti per troppa paura. Se quelli cominciano a pensare, ragionare, bada bene, che tu diventerai grande per la forza delle pedate che ti prenderai! Il culo ti cresce, ti cresce, ti cresce, ti cresce: PUUMM! E ti scoppia! In eterno senza culo! Amen!"
Sobre el Mistero buffo de Dario Fo (Mistero buffo
Einaudi, 2003, 410 p.) puede consultarse también: http://www.italialibri.net/opere/misterobuffo.html
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